Impianti di Condizionamento e termoidraulica

IMPIANTI DI TERMOIDRAULICA
La termoidraulica è una materia che comprende gli impianti sanitari e idraulici, gli impianti a gas e diversi sistemi di climatizzazione (riscaldamento e raffreddamento). Gli impianti termoidraulici assolvono fondamentalmente a tre funzioni vitali di un edificio:
- Conduzione dell’acqua potabile
- Produzione di acqua calda per l’uso igienico-sanitario
- Regolazione della temperatura interna alla casa per un livello di comfort ottimale in ogni stagione, tramite il riscaldamento durante l’inverno e il raffrescamento durante l’estate (condizionamento).
Esistono diversi tipi di impianti termoidraulici che si differenziano in base al tipo di fluido riscaldato: acqua calda, olio diatermico o vapore. Nella nostra disanima, ci occuperemo principalmente di quegli impianti termodinamici che per funzionare riscaldano o raffreddano l’acqua.
Gli impianti termoidraulici, rispetto alle alternative, offrono una lunga serie di vantaggi in termini di risparmio energetico, che si trasforma in un rapido tornaconto economico per le famiglie, ad esempio:
- un netto calo dei consumi di energia, che si trasforma in una diminuzione della spesa in bolletta, senza rinunciare al comfort abitativo della casa
- una maggiore efficienza e una resa ottimale dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento installati nell’edificio
- ultimo ma non meno importante, una maggiore ecosostenibilità, per un minor impatto ambientale.
Lo scopo di un climatizzatore è quello di mantenere in un ambiente un clima confortevole.
Il comfort a cui siamo abituati è determinato dalla combinazione di 3 fattori: temperatura, umidità e distribuzione dell’aria.
Per questo motivo gli scopi principali di un climatizzatore sono:
– il controllo della temperatura di un stanza (raffrescare / riscaldare)
– il controllo dell’umidità di una stanza (deumidificare, umidificare)
– l’ottimizzazione della portata d’aria (circolazione distribuzione)
– la pulizia dell’aria (filtrazione)
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
I climatizzatori fissi sono essenzialmente costituiti da due macchine: un’unità INTERNA che diffonde l’aria climatizzata nel locale, e un’unità ESTERNA che contribuisce allo scambio termico indispensabile per una climatizzazione ottimale. Un climatizzatore fisso funziona come un frigorifero: sottrae calore da un ambiente e lo trasferisce all’esterno tramite un condensatore. Il refrigerante contenuto nel circuito trasporta all’esterno il calore. Il compressore, contenuto nell’unità esterna, lo mette poi in circolazione, garantendo silenziosità nell’ambiente interno. L’unità esterna e quella interna sono collegate da una canalina attraverso la quale passano il tubo del refrigerante e un cavo elettrico. Se correttamente installato, un climatizzatore fisso consuma poco. Per condizionare un locale di circa 20 mq., utilizza meno energia di un normale asciuga capelli. Inoltre assorbe corrente in continuazione ma è in grado di mantenere la
temperatura impostata funzionando, al massimo, per la metà del tempo. Perciò, se un condizionatore – da catalogo – assorbe in un’ora 1 kW, in realtà lo consumerà solo in due o tre ore di funzionamento. È preferibile scegliere climatizzatori che utilizzano la tecnologia INVERTER, che adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli
di accensione e di spegnimento. Questo sistema consente una maggiore durata dell’apparecchio e un risparmio energetico superiore al 30%